L’insegnamento, secondo la normativa ministeriale, è articolato in:
1) Insegnamento teorico (n. ore 200)
La formazione teorica è impartita sotto forma di lezioni frontali condotte nella forma di “corsi integrati”, dei quali è responsabile un docente titolare, collaborato da docenti “invitati” a sviluppare, anche in forma seminariale, aspetti specifici del programma.
Comprende lo studio dei testi di Freud e di Lacan, di Jacques-Alain Miller, di Eric Laurent e degli altri clinici ed autori del Campo freudiano, nonché delle sue applicazioni nella forma dello Psicodramma freudiano-lacaniano, così come teorizzato da Paul e Genie Lemoine. Non vengono ignorati gli altri modelli teorici fondamentali dell’orientamento psicodinamico, indispensabili per un approfondimento della evoluzione della teoria psicoanalitica freudiana e post freudiana,
Attenzione viene posta allo studio della psichiatria e della sua storia, con elementi di psicofarmacologia ed il recente apporto delle neuroscienze per la comprensione dei processi biologici che presiedono al funzionamento della attività mentale.
Uno posto di preminenza è riservato allo studio della etologia e della antropologia, mentre la formazione di base viene arricchita con una mirata attenzione ai rapporti esistenti tra psicoanalisi, cinema, letteratura e teatro. Oggetto di approfondimento sono la linguistica, la logica ed i modelli spaziali topologici.
2) Tirocinio (n. ore 170)
L’iter formativo, in ottemperanza con quanto richiesto dalla legge vigente, prevede il tirocinio in istituti di cura e post-cura, in centri specializzati per l’intervento su bambini o adulti, ecc. da svolgersi sotto la direzione di un Docente. Il suo scopo è quello di introdurre l’allievo alla conoscenza delle strutture cliniche, della clinica differenziale e delle pratiche e tecniche di intervento terapeutico a diversi livelli: individuale, di gruppo, istituzionale, ecc.
3) Supervisione del lavoro clinico e presentazione di casi (n. ore 130)
La supervisione prevede l’affiancamento per ogni allievo di un docente tutore che verrà designato dal Presidente dell’istituto all’inizio di ogni anno accademico. Tale operazione prevede la stesura e la presentazione di un caso clinico in un gruppo di lavoro presieduto da docenti. Dalla presentazione devono emergere l’ipotesi diagnostica e il relativo progetto terapeutico realizzato dall’allievo con la supervisione del docente tutore, nonché la fondatezza teorica su cui tali dati poggiano. La esperienza di supervisione potrà essere effettuata anche con l’ausilio della metodologia dello Psicodramma freudiano-lacaniano.
Ogni allievo dovrà presentare un lavoro sul caso per ogni anno di corso, tratto dalla letteratura classica o dalla sua esperienza di tirocinio, in ragione del suo livello di formazione.
Lo scopo è quello di verificare il livello raggiunto nell’apprendimento delle conoscenze teorico-cliniche, nonché delle attitudini terapeutiche. Ciò alla luce di punti determinati della teoria, quali: costruzione del caso, la individuazione della struttura personologica del soggetto, la messa in atto e la gestione del transfert, ecc.
L’Istituto e le Sezioni Cliniche Locali
L’Istituto, come istanza legalmente riconosciuta, impartisce l’insegnamento ai suoi Allievi prevalentemente presso la sua sede istituzionale. Tuttavia, allo scopo di favorire la diffusione del sapere maturato e di moltiplicare le occasioni formative ed esperienziali, verranno attivate delle Sezioni Cliniche Locali, il cui scopo è di rendere possibile la fruizione di parte della formazione, sempre nel rispetto della normativa, ad allievi dell’Istituto residenti in specifiche aree territoriali.
In tali ambiti potranno essere svolte attività formative e divulgative rivolte a psicologi, a psicoanalisti, psichiatri, medici, assistenti sociali, educatori ed operatori dei campo della salute mentale e a tutti coloro che sono interessati alle applicazioni della psicoanalisi, oltre che agli allievi ed agli ex allievi dell’Istituto.